Anforti, Jolanda

Estremi cronologici

Cascina (PI), 1970-01-011979 settembre 15

Profilo storico / Biografia

Jolanda Campigli nacque a Cascina il 20 aprile1902. Sposatasi in prime nozze con il marchese Anforti dal quale si separò civilmente, sposò Mario Pelagatti il 29 settembre 1938. Figura dalla personalità eclettica fu giornalista e scrittrice; del suo lavoro dobbiamo ricordare la condirezione dei periodici Arte mediterranea ed Eclettica - Gran Bazar, le numerose monografie e i cataloghi di mostre sugli artisti toscani di cui curò la pubblicazione, tra cui un importante volume sui macchiaioli, le guide ai monumenti delle città di Firenze, Pisa e Siena tradotte in diverse lingue e la raccolta di novelle "Ombre che vanno". Nel dopoguerra fu responsabile di una galleria d'arte, fondatrice del periodico Il Parnaso, redattrice de Firme Nuove e Il Telegrafo e rimase punto di riferimento importante nel mondo culturale toscano, fiorentino in particolare, fino alla morte avvenuta a Firenze il 15 settembre 1979.

Questa la bibliografia di Jolanda Pelagatti:
- Alfredo Nannoni / a cura di Jolanda Pelagatti. Scritti di Giovanni Arcidiacono... [e altri]
Pubblicazione: Firenze : Arti grafiche Il torchio, 1974
- Enzo Pregno / a cura di Jolanda Pelagatti ; scritti di Umberto Baldini ... al.
Pubblicazione: Firenze : Arte e turismo, 1965
- Firenze, la sua arte e la sua bellezza : Guida pratica con circa 250 illustrazioni in nero e a colori e una pianta monumentale della citta / compilata da J. P
Pubblicazione: Firenze : ed. Il Turismo di E. Bonechi, [1957], Tip. F.lli Linari
- I macchiaioli toscani : dal 29 luglio al 31 agosto 1961 : Galleria Fratini, Viareggio / Renato Tassi, Arnaldo Fratini ; [prefazione di Jolanda Pelagatti]
Pubblicazione: [S.l. : s.n.], 1961 (Firenze : Tipografia S.T.I.A.V.)
- Giovanni Bartolena / a cura di Jolanda Pelagatti ; scritti di Renzo Biason ... [et al.]
Pubblicazione: Firenze : Centro editoriale arte e turismo, stampa 1970
- Annuario artisti Toscani 1954-55 / [a cura di Giuseppe Del Conte.] ; [note critiche di Jo[landa] Pelagatti]
Pubblicazione: Firenze : Tip. F.lli Linari, 1955
- Italo Spinetti e Renato Tassi presentano: Una raccolta di dipinti dell'800 e 900 italiano : Galleria Spinetti, Firenze / prefazione di Jolanda Pelagatti
Pubblicazione: Firenze : Tip. STIAV, 1962
- Vittorio e Anchise Marchi con Renato Tassi presentano: Una raccolta di dipinti dell'800 e del 900 italiano : Galleria
La navicella, Viareggio / prefazione di Jolanda Pelagatti
- Arte e bellezze di Firenze Pisa e Siena : guida pratica / Compilata da Jo. Pelagatti
Pubblicazione: Firenze : Il Turismo, stampa 1958
- Art et beaute de Florence, pise et sienne : Guide pratique avec 250 illustrations, en Blanc et Noir et en couleur, et plan monumental de la ville. Par J. P
Pubblicazione: Firenze : Ed. Il Turismo di E. Bianchi, [1957], Tip. F.lli Linari
- Art and beauties of Florence, Pisa and Siena : Practical guide-book. With about 250 illustrations in Black and White and in colour with a monumental plan of the city. Translation [from the italian] by E. R. Nannetti
Pubblicazione: Firenze : Ed. Il Turismo di E. Bonechi, 1957, Tip. F.lli Linari
- Florenz, seine kunt und seine schoenheit : Praktischer fuhrer Mit etwa 150 schwarzweissen und farbigen abbildungen und einem denkmal. Stadtplan. [traduzione dall'italiano]
Pubblicazione: Firenze : Ed. Il Turismo di E. Bonechi, 1956, Tip. F.lli Linari
- Esposizione di pittura italiana 800-900 : Inaugurazione 30 giugno 1962, Firenze, Il Ponte, galleria d'arte antica e moderna ; Prefazione di Jolanda Pelagatti
Pubblicazione: Firenze : Centro editoriale arte e turismo, 1962
- Boccacci : Galleria d'arte Cairola, Milano ... 18 novembre-1 dicembre 1967 / [presentazione di Jolanda Pelagatti]
Pubblicazione: [S. l. : s. n., 1967] (Firenze : Supergrafica)
- Mostra personale di Christiaan Snijders / [introduzione: Jolanda Anforti Pelegatti].
Pubblicazione Chianciano Terme : Galleria d'arte "Il Cubo", 1973.
- Christiaan Snyders / [introduzione: Jolanda Anforti Pelagatti].
Pubblicazione: Firenze : Società belle arti "Casa di Dante", 1971.

Mario, Pelagatti

Estremi cronologici

Firenze (FI), 1970-01-01Firenze (FI), 1976 agosto 12

Profilo storico / Biografia

Mario Pelagatti nacque a Firenze il 12 agosto 1889. Personalità di spicco del fascismo fiorentino venne eletto al Consiglio comunale nelle elezioni del 13 maggio 1923 con 41158 voti andando a ricoprire l'incarico di assessore alle Belle arti fino allo scioglimento del consiglio nel 1927, nell'attività politica si distinse per numerosi interventi di tutela e restauro dei monumenti esistenti, la sistemazione del Museo Bardini, l'organizzazione di mostre come le Esposizioni delle piccole industrie e la Mostra Fattoriana, la creazione del Parco della Rimembranza per i caduti della prima guerra mondiale e i numerosi provvedimenti a favore di singoli artisti. Negli stessi anni fu anche protagonista di un duello con un dipendente comunale da lui accusato in occasione di una manifestazione contro un altro assessore del comune di essere con i colleghi "mascalzoni, farabutti, vigliacchi e bucaioli".
Direttore insieme alla moglie Jolanda della rivista Arte mediterranea, continuò dopo la guerra l'attività di critico ed esperto d'arte, intervenendo come mediatore in alcune trattative come quella per la cessione al Comune di Firenze della Collezione Corsi.
Morì quasi novantenne a Firenze il 12 agosto del 1976.

Contenuto

L'archivio contiene le carte prodotte e ricevute da Jolanda Campigli e dal marito Mario Pelagatti nel corso della loro esistenza, due personalità del mondo politico e artistico fiorentino, attive soprattutto durante il periodo fascista. La corrispondenza riflette la fitta rete di legami e di rapporti intercorsi tra i due e il mondo dell'arte e, più in generale, della cultura del primo novecento in Italia. Infatti tra i corrispondenti annoveriamo letterati, storici dell'arte, artisti e uomini politici come Bottai, Ungaretti, Soffici, Papini, Cecchi, Bragaglia, Pavolini, Manacorda e molti altri.
In particolare il nucleo più consistente dell'archivio comprende la corrispondenza e i materiali ricevuti in quanto direttori della rivista "Arte mediterranea". "Arte mediterranea", sottotitolata prima "Rivista bimestrale di arte, letteratura e musica", poi "Rivista bimestrale di arte figurativa", nacque nel 1933 come proseguimento della rivista "Eclettica", a sua volta precedentemente denominata "Gran Bazar". Diretto da Mario Pelagatti e da Jolanda Campigli Anforti, poi dal 1949 da Petrelli il periodico offriva testimonianze delle tendenze artistiche e letterarie dell'epoca con biografie di artisti, recensioni di mostre e eventi culturali accompagnate sempre da preziose illustrazioni anche originali e fotografie. Tra i numeri possiamo ricordare quello monografico dedicato nel 1942 alla Biennale di Venezia grandemente apprezzato, come testimoniato dalle carte.
Particolarmente curata, ricca di tavole e tricromie, la rivista ebbe periodicità irregolare a causa delle persistenti difficoltà finanziarie. Questo il dettaglio dei numeri usciti: per la prima serie nel 1933 agosto-settembre e ottobre-novembre, nel 1934 proseguì con i numeri di gennaio-febbraio e marzo-aprile, nel 1935 solo maggio-giugno, tra il 1936 e il 1938 pubblicazioni furono sospese, dopo l'interruzione la rivista conobbe una seconda serie nel 1939, riacquistando regolarità con sei fascicoli per ogni bimestre, nel 1940 ci furono quattro uscite (gennaio-febbraio; marzo-giugno; luglio; settembre-dicembre) e tre nel 1941. Dopo il numero di gennaio - aprile del 1943 la rivista venne interrotta per la guerra e riprese le pubblicazioni con la terza serie solo nel 1949 con sei fascicoli regolari per poi cessare definitivamente.
Tra i collaboratori della rivista pittori, scultori, letterati e critici d'arte come Bargellini, Bernasconi, A.G. Bragaglia, Primo Conti - all'inizio anche segretario della rivista - , Alfonso Gatto, Papini, Pavolini, Soffici e molti altri. La sede della rivista fu Firenze, inizialmente presso il Palagio dell'arte della lana di Via Orsanmichele e poi in via Tornabuoni. Solo all'inizio dovette avere una struttura amministrativa articolata, con Primo Conti come segretario, testimoniata in parte anche dalla presenza di timbri di protocollo sulle lettere.

Storia archivistica

L'ordinamento delle carte si è fondato nel rispetto dell'ordinamento dato alle carte in origine prima del versamento dell'Archivio presso la Fondazione Badaracco. Si tratta della costituzione di fascicoli personali intestati ai singoli corrispondenti, nonché di alcuni fascicoli intestati a singoli affari o momenti della vita professionale dei Pelagatti.
Alcune carte sparse sono state costituite in fascicoli secondo l'ordinamento già dato.
L'archivista ha invece creato due serie separate per tipologia di materiali contenenti i disegni e le fotografie conservate dalla coppia, articolate in fascicoli.
Parallelamente al riordino delle carte si è proceduto alla loro ricondizionatura, conservando dove presenti le camicie originarie.
L'inventariazione è stata condotta con Sesamo 4.1, software per l'inventariazione fornito dalla Regione Lombardia, che offre il rispetto degli standard internazionali per la descrizione archivistica ISAD(G) e ISAAR(CFP) e una struttura coerente con quella dell'ambiente SIUSA/PLAIN cui sono destinate le descrizioni provenienti dagli interventi realizzati sul territorio.
L'inventariazione ha previsto i seguenti campi descrittivi per ogni fascicolo:
- titolo
- estremi cronologici
- contenuto
- segnatura
- consistenza numerazione
- conservazione
- note
Per la serie "Corrispondenza" si è provveduto a indicare anche la data topica.
L'inventario è corredato da un indice di persona.
Il lavoro di riordino e inventariazione è stato realizzato dalla dott.ssa Carla Cioglia con la supervisione archivistica della dott.ssa Alessandra Miola, è stato cofinanziato dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia e dalla Fondazione Cariplo nell'ambito del progetto "Scrittrici e intellettuali del Novecento. Le carte d’archivio".

La serie testimonia la rete di conoscenze e di rapporti intercorsi tra la coppia e il mondo culturale italiano, specialmente toscano, del primo novecento. Tra i corrispondenti figurano Bottai, Ungaretti, Soffici, Papini, Cecchi, Bragaglia, Pavolini, Manacorda e molti altri. I fascicoli mescolano rapporti personali, privati e rapporti professionali soprattutto legati alla collaborazione per la rivista Arte mediterranea. I piani personale e professionale risultano invariabilmente legati tra loro, talvolta le relazioni nascono come collaborazioni professionali e poi si trasformano in amicizie, oppure lo sono fin dall'inizio. Allo stesso modo nella maggior parte dei casi i corrispondenti si rivolgono indifferentemente a Mario o a Jolanda Pelagatti, testimoniando quindi la complementarietà dei due anche nell'attività professionale.
I fascicoli comprendono lettere e biglietti ma anche opuscoli, pubblicazioni, componimenti, disegni e fotografie - spesso autografati o con dedica - inviati alla coppia per testimoniare l'attività professionale del mittente o per rinsaldare i rapporti d'amicizia. Particolarmente significative sono poi le bozze degli articoli scritti per la rivista talvolta accompagnati da correzioni manoscritte e da indicazioni di pubblicazione.

Vai al dettaglio: “Corrispondenza”

La serie è costituita da quattro fascicoli e comprende alcuni disegni e schizzi a penna o a matita realizzati da Jolanda Anforti. Si tratta in due casi di schizzi di ritratti di personalità del mondo artistico e politico presi in occasione di alcuni eventi pubblici e di un fascicolo con immagini di cani e gatti. I ritratti, così definiti dall'autrice, sono generalmente autografati dall'Anforti, per lo più con il diminutivo "Jo". Infine il fascicolo "Acquarelli" presenta un collage di quattro disegni dedicati ad altrettante personalità tra cui gli stessi Anforti e Pelagatti di autore anonimo, forse la stessa Anforti.

Vai al dettaglio: Disegni

La serie comprende la documentazione fotografica della vita dei due intellettuali, testimoniando diversi momenti significativi della loro esistenza, tra cui ricordiamo l'adesione al fascismo durante il Ventennio - ad esempio foto di adunate e manifestazioni politiche - ma anche l'attività di Pelagatti come assessore al Comune di Firenze. Un'altra parte consistente delle immagini, più recente, è composta invece da ritratti di artisti e intellettuali, realizzati dallo studio fotografico Lumachi di Firenze e raccolti dalla Anforti per la pubblicazione "Uomini illustri davanti all'obiettivo", di cui è presente l'articolo relativo a Papini.
Uno dei fascicoli della serie comprende invece stampe fotografiche di Ruggero Romano - sottosegretario alle Comunicazioni durante il fascismo, poi ministro dei Lavori Pubblici della Repubblica sociale italiana, giustiziato dai partigiani a Dongo il 28 aprile 1945 - realizzate in occasione di diverse manifestazioni pubbliche per lo più in Sicilia nel corso del Ventennio, non è stato possibile scoprire la ragione della conservazione delle stesse in questo archivio, non essendoci testimonianza di eventuali rapporti tra i due coniugi e il gerarca fascista.
Le stampe fotografiche sono tutte in bianco e nero, in formati diversi e generalmente in discreto stato di conservazione, anche se presentano fenomeni tipici di deterioramento come l'ingiallimento della carta.

Vai al dettaglio: Fotografie

La serie comprende fascicoli relativi ad affari differenti. Particolarmente interessanti sono le carte di Pelagatti durante l'assessorato al Comune di Firenze nonché quelle relative ad altre iniziative culturali come il Centro artistico di Arte mediterranea e il Parnaso.
Il primo venne costituito per "promuovere manifestazioni d'alta cultura artistica e letteraria onde collaborare con gli altri enti che nel quadro del regime fascista operano a ricondurre l'arte mediterranea all'altezza del suo prestigio e del compito che le riserba il futuro". Si proponeva di affiancarsi alla rivista omonima cercando di risolverne le difficoltà economiche ma venne rapidamente chiuso anche a seguito delle difficoltà finanziarie e del mancato raggiungimento del numero prescelto di soci finanziatori.
Il secondo invece fu il nuovo tentativo editoriale della Pelagatti realizzato nel 1949 dopo la chiusura di Arte mediterranea per "costituire un autorevole, e nel contempo agile, documentario della vita culturale del nostro paese". Caratteristico del giornale era il ruolo dell'abbonato, detto "parnasiano" colllaboratore attivo sia dal punto di vista finanziario che, soprattutto, della vita redazionale e organizzativa.

Vai al dettaglio: Miscellanea

Altri Archivi disponibili

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