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L'archivio politico della Libreria si è costituito alla fine degli anni '70 per iniziativa delle donne facenti capo alla Libreria, luogo politico e culturale e punto di riferimento nella riflessione del movimento delle donne. Il materiale comprende sia la gestione (anche amministrativa) della Libreria, sia i documenti afferenti alla sua produzione politica e alla sua volontà di costruire un centro di documentazione e un luogo di aggregazione per le donne impegnate nel mondo della politica e della cultura. Sono quindi presenti un nucleo di riviste (italiane e straniere) dell’ultimo trentennio, relazioni e atti di convegni, documentazione sui centri femministi, opuscoli informativi, bibliografie, schedari di libri, contatti con reti di donne ecc.

Introduzione all'archivio

L'archivio della Libreria delle donne è costituito da materiale prodotto e raccolto dalla Libreria a partire dal 1974, anno che precede la sua costituzione, fino al 1997. Una parte consistente della documentazione concerne l'attività politica della Libreria in senso stretto, a partire dallo statuto che ne descrive intenti e finalità - la creazione di un laboratorio di pratica politica e la valorizzazione della scrittura e del sapere delle donne attraverso la commercializzazione dei loro testi - compresi tutti i materiali e le pubblicazioni elaborati nel corso degli anni. Tra questi: le riviste "Sottosopra", "Aspirina", "Via Dogana" e il libro "Non credere di avere dei diritti. La generazione della libertà femminile nell'idea e nelle vicende di un gruppo di donne" che ci restituiscono l'invenzione della pratica di relazione nel suo farsi e affrontano, con il taglio della differenza femminile, le diverse qu questioni cruciali della politica e dell'esperienza delle donne; le rassegne stampa che raccolgono articoli riguardanti attività e iniziative della Libreria - "Politica dell'affidamento", "Educazione sessuata ecc." - e argomenti di attualità politica di respiro nazionale e internazionale - "Lavoro-Sindacato", "Violenza sessuale", "Depenalizzazione dell'aborto", "A proposito del Golfo Persico". La seconda parte dell'Archivio concerne l'attività della Libreria come centro di documentazione e raccoglie materiali prodotti da altri centri, italiani e stranieri, che avevano rapporti diretti o indiretti con la Libreria: si tratta di documenti prodotti dai gruppi femministi nati e attivi negli anni Settanta e Ottanta, da Biblioteche e amministrazioni locali, consultori e scuole. Solo una parte del materiale del Fondo si presentava in forma organizzata. Il criterio di tale organizzazione era tipologico e geografico: corsi, incontri, periodici, opuscoli ecc. Il lavoro svolto è consistito nell'enucleare le carte della Libreria da quelle degli altri centri, per consentire una ricostruzione del percorso politico proprio della Libreria delle donne, e nel concludere le operazioni di riordino sulla parte non ordinata. Il materiale non organizzato si è rivelato difficilmente riconducibile alle tipologie individuate dalla Libreria, e più in generale di incerta classificazione. Si è dunque concordato con le responsabili dell'archivio della Libreria, Flora de Musso e Gabriella Lazzerini, di organizzare il materiale in fascicoli divisi per Enti e Gruppi; il che ha permesso, ricostruendo la rete di relazioni e di scambi tra la Libreria e i vari centri e tra i centri stessi fra loro, di disegnare una vera e propria mappatura dei gruppi storici del femminismo, italiano e internazionale. In una zona di confine tra l'attività politica in senso stretto e quella di centro di documentazione si collocano i periodici italiani e esteri prodotti e raccolti dalla Libreria nel corso della sua attività politica, dalla sua costituzione alla prima metà degli anni Novanta: tra i primi sono infatti conservati i numeri di "Via Dogana", "Aspirina" e "Sottosopra", mentre entrambi presentano profondi intrecci con le sezioni che conservano i documenti politici. La conservazione nel medesimo contesto dei documenti e delle riviste elaborate dai diversi gruppi consente infatti una ricostruzione a tutto tondo dell'attività politica praticata nei diversi ambiti femministi, evidenziandone elementi di rottura, trasformazione e continuità. I periodici sono organizzati secondo i criteri di catalogazione definiti dalla Libreria: in base alle città e al paese di edizione, in ordine alfabetico di testata e, all'interno, in cronologico. A questi criteri sono stati ricondotti anche i periodici rinvenuti sparsi. Si tratta di circa 500 testate in prevalenza femministe, per metà italiane e per metà straniere; l'arco cronologico rappresentato si estende fino alla metà degli anni Novanta per i periodici italiani e fino alla metà degli anni Ottanta per quelli esteri. Il risultato delle operazioni di riordino ha portato all'individuazione dell'attuale struttura d'inventario. Di tutto il materiale è stato realizzato un inventario sommario su supporto informatico avvalendosi dell'applicativo regionale Sesamo Mens. Per ogni fascicolo sono stati utilizzati i seguenti campi descrittori: - titolo; - descrizione; - estremi cronologici; - segnatura; - note. L'inventario è corredato infine da un indice dei nomi e delle istituzioni e delle cose notevoli. Parallelamente al riordinamento delle carte si é proceduto alla loro ricondizionatura procedendo alla sostituzione dei fermagli di ferro con fermagli ricoperti in plastica. I materiali sono stati poi collocati in nuovi contenitori (buste e fascicoli). l lavoro di riordino e inventariazione è stato svolto dalle dott.sse Silvia Chiarito, Silvia De Zordo, Francesca De Vecchi, Chiara Martucci con la supervisione archivistica della dott.ssa Alessandra Miola e il coordinamento della dott.ssa Laura Milani. Il lavoro è stato realizzato all'interno del progetto "WWW - Women Writers' Word Scrittrici e intellettuali del Novecento: conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale; diffusione delle scritture femminili contemporanee e trasmissione delle conoscenze; invito alla lettura" nell'ambito del programma quadro "Cultura 2000" promosso dalla Commissione della Comunità Europea, e grazie ad un cofinanziamento del progetto "Fonti per una storia delle donne del Novecento: conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico e biblioteconomico" della Fondazione Cariplo. Note: conservato presso la Fondazione Elvira Badaracco.

Storia archivistica

I LIBRI Libreria delle Donne di Milano, Non Credere dì avere dei diritti. La generazione della libertà femminile nell'idea e nelle vicende di un gruppo di donne, Rosenberg & Sellier, Torino 1987. Il libro è stato tradotto in inglese, francese e tedesco. I CATALOGHI Libreria delle Donne di Milano-Gruppo del catalogo, Catalogo di testi di teoria e pratica politica. Sulla servitù della scrittura e sulle sue grandi possibilità, Milano 1978. Libreria delle Donne di Milano e Biblioteca delle Donne di Parma, Catalogo N.2 - Romanzi - Le madri di tutte noi, Milano 1982. Ipazia (a cura di), Quattro giovedì e un venerdì per la filosofia, Milano 1988. Libreria delle donne di Milano e Università delle donne di Brescia, Scritti delle donne. Catalogo 1994, Brescia 1994 I SOTTOSOPRA Sottosopra Rosa, Alcuni documenti sulla pratica politica, Milano dicembre 1976. Sottosopra Verde, Più donne che uomini, Milano gennaio 1983. Tradotto in francese, inglese, tedesco e spagnolo. Sottosopra Blu, Milano giugno 1987. Sottosopra Oro, Un filo di felicità, Milano gennaio 1989. Sottosopra Rosso, È accaduto non per caso, Milano gennaio 1996. Tradotto in spagnolo. VIA DOGANA Rivista di pratica politica. Ha ripreso la pubblicazione dal 1991, dopo essere stata interrotta dal 1984, ed è tuttora in corso di pubblicazione. ASPIRINA Rivista per Donne di Sesso Femminile, Milano novembre 1987 - giugno 1989. Sono stati pubblicati sette numeri. Per un approfondimento relativo alla descrizione dei contenuti e delle finalità politiche dei testi elaborati dalla Libreria, si rimanda al sito www.libreriadelledonne.it

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