Centro di studi storici sul movimento
di liberazione della donna in Italia

Estremi cronologici: 28 dicembre 1979-20 dicembre 1994.

Il Centro studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (CSSMLDI) si costituisce a Milano per volontà di Elvira Badaracco e Pierrette Coppa, il 28 dicembre 1979, in una fase della storia del femminismo italiano che – nel contesto di una generale ridefinizione delle proprie pratiche – vede sorgere, in numerose realtà italiane, i luoghi della cultura delle donne: centri di documentazione, biblioteche e librerie in modo particolare.

Nel febbraio 1980 inizia la propria attività presso la Fondazione Feltrinelli in via Romagnosi 3 a Milano, ove rimane fino al 1991 quando si trasferisce nell’attuale sede di Corso di Porta Nuova 32, presso i locali dell’Unione Femminile Nazionale.

Il CSSMLDI nasce con la finalità di raccogliere, organizzare, conservare e rendere fruibile il patrimonio di conoscenze e pratiche, elaborato dal movimento politico delle donne, nella convinzione che la tutela e la valorizzazione della storia del femminismo e della storia delle donne in generale, costituisca un valore non solo scientifico e culturale, ma anche e soprattutto politico.

Sin dall’inizio, il Centro individua e approfondisce tre aree di interesse: la raccolta e l’organizzazione di un archivio del materiale documentario prodotto in Italia dal movimento delle donne, la creazione di una biblioteca specializzata su tematiche di genere e la promozione di ricerche ed iniziative per il censimento e il monitoraggio dell’azione politica e culturale delle donne. Con queste finalità, il CSSMLDI aggrega numerose studiose, ricercatrici ed intellettuali italiane ed estere che, negli anni, hanno contribuito a dare corpo a questo progetto comune. Quello di costituire un archivio dei materiali prodotti dalle donne per avviare – a partire da questa base storica – una serie di ricerche che fossero in grado di mantenere viva l’eredità dei femminismi é stato da sempre uno degli obiettivi più importanti verso cui sono confluiti gli sforzi delle donne che hanno lavorato al CSSMLDI. L’attività di raccolta dei materiali ha quindi accompagnato tutta l’attività del Centro. L’esito di questo lungo lavoro è stata la costituzione del presente Archivio del Femminismo, riconosciuto “di notevole interesse storico” dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia, con delibera del 28 ottobre 1988 e attualmente conservato e consultabile presso la sede della “Fondazione Elvira Badaracco”.

A dare però un notevole impulso all’implementazione del lavoro di raccolta e all’organizzazione secondo un criterio geografico più omogeneo é stato il finanziamento per il Progetto NOW (New Opportunities for Women), ottenuto nel 1993 dalla Comunità europea. Il progetto prevedeva di incrementare l’Archivio del CSSMLDI attraverso un lavoro di mappatura e raccolta documentaria che prevedeva in particolare l’esplorazione ex novo di quattro Regioni italiane (Friuli, Puglia, Trentino Alto Adige ed Umbria) e l’integrazione e l’aggiornamento dei materiali di Lombardia, Sicilia e Veneto “con la finalità” – come si legge nella presentazione del progetto – “di aprire nuovi spazi per una maggiore visibilità e diffusione del patrimonio delle donne”.

Tutta l’attività di raccolta dei materiali è stata inoltre accompagnata da una rielaborazione a livello teorico delle problematiche metodologiche legate al trattamento delle informazioni; questo lavoro ha spinto il Centro all’apertura e al confronto con altre realtà italiane – portandolo, ad esempio, a cercare legami concreti con altri Gruppi italiani, attraverso la creazione di un Coordinamento di Biblioteche, Centri di documentazione e Librerie – e con le realtà europee ed incontri internazionali sulle problematiche di genere nel campo dell’archiviazione.

La problematicità legata alla creazione di un nuovo “linguaggio documentario” che fosse in grado di valorizzare questa nuova fetta di documentazione storica, ha spinto le studiose del CSSMLDI ad intraprendere una lunga ricerca, che ha avuto come esito la formazione del primo Thesaurus di genere sulle parole chiave del femminismo, “Linguaggiodonna”.

Bibliografia

Centri di ricerca e documentazione delle donne: esperienze di organizzazione e metodi di archiviazione. Atti del Seminario internazionale“, Milano, Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia, 1981;
Dal movimento femminista al femminismo diffuso. Ricerca e documentazione nell’area lombarda“, a cura di Anna Rita Calabrò e Laura Grasso (con ricerche di A.M.Battisti, M.A.Confalonieri, R.Gay, M.Ghezzi, A. Perrotta Rabissi, M.B.Perucci, B.Pezzini, E.Scaramuzza, P.Selva), Milano, Franco Angeli, 1985;
Luoghi e forme di aggregazione delle donne oggi in Lombardia“, indagine pubblicata dalla Regione Lombardia- Consulta Femminile Regionale, Milano, 1985;
Figure di donna. Testi letterari del XVI secolo: fonti, scritture, percorsi critici“, Atti del seminario a cura di Marina Zancan, numero monografico di “Nuova Dwf”,n° 25/26, 1985;
Svelamento. Sibilla Aleramo: una biografia intellettuale“, a cura di Annarita Buttafuoco e Marina Zancan, Milano, Feltrinelli, 1988;
Perleparole. Le iniziative a favore dell’informazione e della documentazione delle donne europee“, a cura di Adriana Perrotta Rabissi e Maria Beatrice Perucci, Roma, Utopia, 1989;
Linguaggiodonna“, di Adriana Perrotta Rabissi e Maria Beatrice Perucci (n°6 del “Bollettino” del Centro), Milano, 1990.