Maria Schiavo

Movimento a più voci

Il femminismo degli anni Settanta attraverso il racconto di una protagonista

Letture d’archivio
Fondazione Badaracco
Franco Angeli
ISBN 88-464-3977-5

Un legame prezioso unisce il movimento delle donne agli anni Settanta, in seguito quasi del tutto occultato. In realtà, inghiottiti dai drammatici avvenimenti degli anni successivi, gli anni Settanta sono divenuti una sorta di mito. Intoccabili, o piuttosto da dimenticare. E invece molto di essi – la vicenda del femminismo, il valore dell’esperienza personale nel suo stretto legame con quella politica, collettiva – rappresenta un originale modo di pensare e di vivere la realtà, e non solo per le donne, che va ricordato e messo in pratica. Con Movimento a più voci Maria Schiavo osa farlo. Sul filo della memoria ripercorre quegli anni, in un racconto che è un intenso intreccio di voci singole e di coralità, in cui il passato rivive, reinterroga ancora il presente.

Maria Schiavo è nata a Palermo nel 1940. Ha fondato con altre nel 1977 la Libreria delle donne di Torino. Oltra ad articoli e racconti, ha pubblicato: Macellum, storia violenta di donne e di mercato (La Tartaruga, 1979); Margarethe von Trotta, ovvero l’onore ritrovato (Aiace, 1981); Discorso eretico alla Fatalità (Giunti, 1990, Actes Sud, 1995). Nel 1993 ha curato una raccolta di lettere di Madame de Sévigné, Alla Figlia lontana. Lettere 1671-1690 (Editori Riuniti, 1993). Nel 1996, nei Quaderni di via Dogana, è apparso Amata alla luce, ritratto di Marilyn, ristampato nel 1999 dalla casa editrice Tre Lune.

Il volume è stato realizzato grazie a un contributo della Fondazione Cariplo.

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